I CORSARI DELLE BERMUDE
bionda miss in preda a vivissima commozione. - William Mac Lellan. - Sì, miss, - rispose Testa di Pietra. - Siete venuto qui a rappresentare una
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ammazzare! - E che! - rispose il sottufficiale. - Non siete buoni altro che ad impiccare la gente? - Ve l'ho già detto che non siamo uomini di guerra e che
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siete che vi permettete di chiedere ad un soldato dove conduce sua moglie? - Un agente. - Di che? - Vi è ancora una polizia in Boston - rispose il
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Corsaro. - Due palle possono scivolare benissimo sopra il corpo d'un morto e raggiungervi ancora. - Quanti siete? - Cento. - Allora sono un uomo morto
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giunca che ho fatto affondare? Desidererei rivederlo. - Siete molto strano, sir William - disse il luogotenente. - Eh! voi non sapete quali tempeste
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di difendere la mia pelle. - Siete diventato maestro d'armi? Non l'avevo mai saputo prima di questa sera. - V'insegnerò come insegnano i maestri
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per altro, signor Però Paga, che sono disposto a regalarvi un paio di dollari. - Siete ricchi, voi carnefici? - Guadagniamo abbastanza bene per
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. Colonnello, - disse poi con una certa esaltazione - avete paura delle palle infuocate o delle bombe inglesi? - Mai, sir William. - Siete sempre deciso
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qui? - domandò con voce tuonante. - Chi siete e che cosa desiderate nella mia casa? I quattro agenti si guardarono l'un l'altro stupefatti, poi uno di
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, montata da otto fuciliere e da una mezza dozzina di marinai con un timoniere. - Chi siete? - gridò, mentre i fucilieri puntavano rapidamente i loro
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quelli che danno gli avvocati. - Ah! siete avvocato? - Sì, del catrame, - rispose il bretone, scoppiando in una risata. Il taverniere lo guardò
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lanterna. - Chi siete? - chiese, alitando in viso - al bretone uno sgradevole odore di brandy. - Marinai. - E che cosa volete da me? - chiese il carnefice
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d'una lanterna e accompagnato da due fucilieri guardò attentamente lo sconosciuto, il cui mantello grondava. - Chi siete? - domandò, puntandogli contro
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... Giù, signore: questo Medoc scorre come l'olio. Il Corsaro accettò il consiglio e vuotò il bicchiere. - Ora che vi siete bagnata la lingua, comandante
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figliuolo! - gli disse, battendogli familiarmente una spalla. - Voi tedeschi siete gente di parola. - Foi, patre, dubitare di me? - rispose il
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! - esclamò il tedesco. - Dite? - chiese Testa di Pietra, lanciandogli in faccia una boccata di fumo. - Siete ubriaco? - La marina ubriaca? Eh, mio caro, un